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2017 - I RAGAZZI DEL BOTTONE TRICOLORE

Mostra itinerante:
2017 - 2018

Genova Quarto - IMFI - Spazio 21 -
Bogliasco (GE) - Sala Berto Ferrari -
Predosa (AL)
Rapallo (GE) - Castello sul mare


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Roberta Buccellati ultime vestigia. Olio su tela H 60X80 cm anno 2017


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Il progetto di una mostra collettiva di pittura scultura e poesia dedicata alla Grande Guerra è stato ideato dall’ Associazione Culturale per l’interdisciplinarietà delle Arti “Gruppo prisma 177” Onlus. Si è realizzato un evento artistico culturale che presenta sia una sezione storico documentaria sia una sezione dal taglio più prettamente artistico affidata alla creatività di pittori, scultori e poeti.

La Mostra nasce già con la specifica intenzione di essere itinerante ed è stata ospitata presso l’Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli di Genova, successivamente presso il Comune di Bogliasco (GE), il Comune di Predosa (AL) e il Comune di Finale Ligure.

L’evento rientra nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale, come pure ha il patrocinio della Regione Liguria, dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dell’I.M.F.I. Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli di Genova, del Comune di Bogliasco, del Comune di Predosa, dell’ASL3 Regione Liguria e del Coordinamento per Quarto.

 

Il progetto della mostra "I ragazzi del bottone tricolore" nasce come contributo al programma delle commemorazioni del centenario della tragica stagione della Grande Guerra 15 – 18 nell’intento di concorrere a non perderne la memoria; vuole essere un omaggio degli artisti genovesi ai ragazzi del ’99, ormai travolti dalle onde del tempo, i cui superstiti vennero nominati nel 1968 Cavalieri di Vittorio Veneto e insigniti del “bottone tricolore”.

Con la collaborazione degli artisti invitati si cercheranno di rievocare in un’ottica artistica culturale affidata ai colori, alla materia e alla parola, alcune vicende drammatiche della Prima Guerra Mondiale.

Con il contributo della storica Anita Ginella, verrà creato un percorso costruito sulla memoria di grandi e piccoli eventi, di battaglie, attacchi insensati e disfatte, di bollettini di guerra e lettere dal fronte, di fango e freddo delle trincee, di uomini e donne travolti dal conflitto, di ragazzi e bambini orfani e derubati dell’infanzia, di feriti, mutilati e caduti, di eroi e disertori.

Il focus della mostra sarà sul 1917, un anno sul fronte italiano di continui assalti a trincee inespugnabili, di battaglie assurde tra “ozio e sangue” tra “fango e cognac” e che sarebbe culminato nella disfatta di Caporetto.

In particolare, nel panorama terrificante della prima guerra di massa, producente la manipolazione e la spersonalizzazione degli individui, ci si sofferma su tutti quei soldati colpiti da patologia mentale, lo shock da combattimento o shell shock fino ad allora sconosciuto, che furono definiti dal linguaggio popolare “scemi di guerra”. Tali soggetti nevritici e portati nei manicomi, furono considerati in un’ottica militaresca astuti simulatori, venivano trattati alla stregua di vigliacchi che sfuggivano ai propri doveri di cittadini. Gli psichiatri, non sapendo come affrontare la sindrome da stress postraumatico, applicavano quasi sempre l’elettroshock per rispedire i pazienti al fronte nel minor tempo possibile.

Il dissesto emotivo conseguentemente alla guerra non si fermò con la fine del conflitto, ma i reduci ritornati dal campo di battaglia se ne portarono addosso le ripercussioni fisiche e mentali; il peso di quell’esperienza traumatica per alcuni si rivelò talmente onerosa e di difficile gestione da scatenare disturbi psichici che li avrebbero accompagnati per lungo tempo e inclusi nella grande massa di malati mentali provenienti dal fronte e ricoverati negli ospedali psichiatrici italiani.

 

La mostra ha come scopo la creazione di un evento artistico culturale in grado di richiamare alla memoria e mettere in luce i valori umani, storici, sociali, culturali e artistici che ci hanno lasciato i ragazzi del ’99 e i loro fratelli maggiori, attraverso una nuova e originale interpretazione artistica che analizzi il periodo storico, come quello artistico e culturale, ripensati da pittori, scultori, poeti e scrittori coi mezzi dell’arte contemporanea, passe-partout dell’animo umano.

L’obiettivo artistico è quello di creare un filo conduttore che faccia convivere discipline diverse armonizzate nel ricordo dell’anno di guerra 1917.

 

Elenco artisti invitati

Poesia

Anna Maria Campello, Col, Guido De Marchi, Armando Giorgi, Roberto Martone, Claudio Pozzani, Evandro Ranauro, Roberto Torre.

Pittura

Liliana Bastia, Marina Bocchieri, Roberta Buccellati, Maura Canepa, Angela Careggio, Milly Coda, Bruno Dal Bon, Gigi Degli Abbati, Sergio Giordanelli, Luigi Grande, Maria Luisa Greco, Roberto Martone, Maurizio Melis Roman, Mario Moronti, Angelo Olivieri, Federico Palerma, Sergio Palladini, Paola Pastura, Giovanni Pronzato, Raimondo Sirotti, Luiso Sturla, Giuseppe Trielli, Nevio Zanardi.

Scultura

Paolo Chimeri, PierGiorgio Colombara, Ilario Cuoghi, Franco Repetto

 

 

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